Procedimento
Per chi abita in Svizzera, di solito l’accompagnamento avviene nell’abitazione del socio.
I soci che invece abitano in altri Paesi, dopo aver concordato con Dignitas la data, devono venire in Svizzera. L’accompagnamento avverrà in locali a questo predisposti, nella misura in cui il medico da consultare abbia prescritto la ricetta necessaria, sinonimo di «luce verde definitiva».
È il socio che desidera morire a decidere il momento dell’inizio della procedura. Le persone messe a disposizione da Dignitas sono responsabili del procedimento e che questo avvenga correttamente.
Dopo l’assunzione di un medicamento antiemetico (antivomito), il paziente dovrà bere un bicchiere d’acqua (circa 1 dl) nel quale verranno sciolti solitamente 15 grammi di pentobarbital di sodio/NaP.
Si tratta di un noto narcotico che procura il sonno. Poiché è alcalino e non gradevole al gusto è meglio mangiare o bere subito dopo qualcosa di dolce.
I soci che devono essere nutriti attraverso sonde gastriche, prenderanno loro stessi la medicina con la sonda. Chi non può mangiare né alimentarsi con la sonda, può assumere il prodotto con un’endovena già predisposta in precedenza.
In questo caso è vantaggioso che il paziente inizi il viaggio e arrivi con una fleboclisi già funzionante.
Per ragioni giuridiche lo stesso socio dovrà compiere l’ultimo atto (ad esempio, aprire l’ago). Se ciò non fosse possibile, Dignitas non può essere d’aiuto.
Al termine di queste procedure, il socio si addormenta ed entro due, tre minuti entra in un coma profondo, dopo poco tempo ancora la medicina paralizza la respirazione ed il paziente muore.
Questo procedimento è assolutamente indolore e non rischioso.
Un socio deceduto in questo modo, pochi attimi prima ha detto a sua moglie: «Mi sento così bene, tutto è così facile».
Anche i parenti percepiscono il procedimento come dignitoso e amichevole e quindi lo affrontano bene. Su questo punto influisce molto il comportamento comprensivo e professionale del personale di Dignitas.