Glossario

Accompagnamento alla morte volontaria, suicidio assistito ed eutanasia non sono la stessa cosa:

 

Accompagnamento alla morte: comprende ogni sostegno medico e assistenza umana al morente, purché non si accorci la vita. Il paziente non viene lasciato da solo, bensì accompagnato. C’è qualcuno al suo fianco.

Accompagnamento alla morte volontaria / suicidio accompagnato: questa forma comprende elementi dell’aiuto al suicidio e dell’accompagnamento alla morte. È quella che organizzazioni come DIGNITAS, EXIT ecc. offrono ai loro membri. Il paziente commette un suicidio ben preparato e ponderato, ma non viene lasciato solo. È accompagnato e assistito, se possibile a casa, in presenza di familiari e amici.

Aiuto al suicidio: al contrario dell’eutanasia, nel caso dell’aiuto al suicidio il paziente mantiene il controllo degli eventi. Egli decide autonomamente in merito alla sua vita ed è lui a compiere l’atto finale. In Svizzera, questo aiuto è ammesso, purché non entrino in gioco motivi egoistici (art. 115 del Codice penale svizzero).

Eutanasia: è un termine greco che significa «buona morte». Esso viene utilizzato in una moltitudine di contesti, che variano dall’omicidio su richiesta alla soppressione di animali, agli atti orripilanti commessi ai tempi nel nazionalsocialismo. Visto che è poco preciso, questo termine non dovrebbe essere utilizzato parlando di accompagnamento alla morte volontaria.

Eutanasia attiva diretta su richiesta: il paziente chiede a un terzo di porre fine alla sua vita, p.es. con l’iniezione di un medicinale letale. In Svizzera è vietato. A severissime condizioni, i medici sono autorizzati a praticarlo in Belgio, Olanda e Lussemburgo.

Eutanasia attiva diretta senza una richiesta esplicita: vietato.

Eutanasia attiva indiretta: per lenirne le sofferenze, al paziente vengono somministrati medicinali, i cui effetti collaterali, involontari ma non sempre evitabili, possono ridurre la durata di vita o accelerare il decesso. Esempio: cura palliativa per i malati terminali di cancro. Questa forma di suicidio assistito non è regolata esplicitamente nella legge, ma fondamentalmente è considerata ammessa ed è praticata in tutto il mondo.

Eutanasia passiva («lasciar morire»): rinuncia a svolgere terapie volte a tenere in vita il paziente o ad allungarne la vita, interruzione delle cure e della somministrazione di cibo e liquidi. Questa forma è legale.

 
 

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